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                                       Medjugorje, 25 luglio 2019

 

 

"Cari figli,

la mia chiamata per voi è la preghiera.

La preghiera sia per voi gioia e una corona che vi lega a Dio.

Figlioli, verranno le prove e voi non sarete forti ed il peccato regnerà, ma se siete miei, vincerete, perché il vostro rifugio sarà il Cuore di mio Figlio Gesù.

Perciò figlioli, ritornate alla preghiera affinché la preghiera diventi vita per voi, di giorno e di notte.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

    

Breve commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 luglio

 

 

Cari amici, l’ultimo messaggio della Regina della pace è un appello accorato alla preghiera: “La mia chiamata per voi è la preghiera”.

Tuttavia la Madonna vuole subito mettere in chiaro a quale forma di preghiera vuole invitarci.

Si tratta di quella preghiera che è esperienza di Dio e che, quindi, è una fonte di gioia, di sapienza, di forza e di coraggio.

Quando la preghiera rende presente Dio, allora diviene preghiera incessante, “di giorno e di notte”, diventa il respiro dell’anima, il battito d’amore del cuore.

La Madre vuole ardentemente questa forma nobile di pregare, perché, volgendo lo sguardo verso il futuro, vede avvicinarsi un tempo di prove, persecuzioni e tentazioni, con le quali satana, sempre più sciolto dalle catene, cercherà di farci suoi, con l’incredulità, la menzogna e il peccato.

Se non siamo legati a Dio con la preghiera, non riusciremo a resistere e potremmo cadere come gli apostoli nell’ora dell’impero di tenebre nel Getzemani.

Si sono impauriti, si sono smarriti nella notte dell’incredulità, sono fuggiti, hanno abbandonando il Maestro alla sua sorte.

Uno di loro ha rinnegato Gesù, un altro lo ha tradito.

La Madonna non vuole spaventare, ma, come Gesù ha fatto con i suoi apostoli, ci preavvisa perché usciamo dal sonno stanco delle nostre anime.

Lei vuole che noi siamo suoi e di suo Figlio Gesù, perché il suo Cuore sarà il rifugio nel tempo della tempesta e la garanzia della vittoria sull’avversario.

Non possiamo minimizzare, quando la Madonna ci invita a prepararci per il futuro.

Queste di Medjugorje sono le sue ultime Apparizioni sulla terra, sono quelle del trionfo del suo Cuore Immacolato, in un mondo dove il peccato regnerà e cercherà di travolgerci tutti.

Ci attende la più grande battaglia mai combattuta dalla Chiesa.

Per questo la Madonna ci chiama alla preghiera giorno e notte.

 

 

 

Il 5 luglio 2019 ore 22.00 sul Podbrdo, Ivan ha ricevuto questo messaggio:

 

 

 

Cari figli, in questo tempo desidero particolarmente invitarvi a decidervi per Dio. Mettete Dio, nella vostra vita e nelle vostre famiglie, al primo posto!

Lasciate la transitorietà di questo mondo, il materialismo, tutto ciò che vi allontana da mio Figlio. Decidetevi saldamente, vivete i miei messaggi!

Desidero continuare a guidarvi, guidarvi a mio Figlio, affinché in Lui troviate la pace vera e autentica, e l’amore.

Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata”.

 

 

 

 

La Regina della Pace ha una visione chiara della nostra situazione spirituale. Senza giri di parole, ci ridice che dobbiamo mettere Dio al primo posto nella nostra vita e nelle nostre famiglie e a lasciar da parte tutto il resto che è transitorio e addirittura negativo. Ci chiede una decisione salda e ci invita a vivere i Suoi messaggi.

Ci assicura che desidera continuare a guidarci a Gesù, perché in Lui c’è vera pace e pieno amore! SeguiamoLa! Seguiamo queste indicazioni semplici e precise, che ancora non abbiamo messo decisamente nella nostra vita.             (Padre Armando) 

 

 

«Abbandonatevi totalmente a me».

 

 

 

Il messaggio principale di Medjugorje è la presenza della Madonna che ci invita alla conversione.

Gli altri messaggi sono come le indicazioni per la strada della conversione: fede, preghiera, digiuno e pace.

La Madonna non fa la teoria della preghiera e del digiuno, ma ci invita come quando una madre comincia a far fare i primi passi a suo figlio. Non parla sulla teoria dei passi, lo prende per mano, una volta, due volte, tre volte finché il figlio non è pronto a camminare da solo. 

Allora, più che fare teoria sulla preghiera, bisogna cominciare a pregare se vogliamo seguire la Madonna e se vogliamo capire perché il digiuno.

Concretamente la Madonna domanda ogni giorno il Credo, sette Padre, Ave e Gloria, il Rosario intero, leggere la Bibbia, due giorni alla settimana il digiuno e la Confessione mensile. Questo è un invito e tutti quelli che hanno riconosciuto la voce della Madre Celeste in questi avvenimenti, lo vivono come possono.  Ognuno di noi può pregare e anche digiunare .

La Madonna domanda il Rosario intero. Sembra molto, ma quando si incomincia non è molto. Il Rosario è la preghiera nella tradizione della Chiesa. Questa preghiera è preghiera biblica, meditativa ed ha lo scopo di avvicinarci a Gesù, meditando i misteri della sua vita e della vita della Madonna. Se vogliamo pregare bene il Rosario dobbiamo anche leggere la Bibbia ogni giorno. 

È molto importante ricordare il messaggio nel quale la Madonna ha detto: «Io voglio che la Messa diventi un’esperienza viva di Dio».

Ma è molto importante anche un altro messaggio: «I vostri cuori sono ancora presi dalle cose terrene, siete preoccupati». Allora se qualche cosa ci preoccupa molto, non possiamo raccoglierci, non possiamo pregare.

E il digiuno ci aiuta.

La Madonna domanda la preghiera non per perdere tempo, ma per avere la gioia e ha detto: «Pregate, pregate, pregate, nella preghiera avrete la gioia più profonda e troverete la soluzione per tutte le situazioni difficili». Voi conoscete la storia dei due discepoli di Emmaus, erano disperati. Uno straniero si accompagna e incomincia a parlare con loro e parla sulla sofferenza, sul Messia e così dimenticano le loro preoccupazioni e verso sera dicono: «Resta con noi». E quando hanno spezzato il pane in questo straniero hanno riconosciuto Gesù.

Io dico che se questi due avessero detto allo straniero: «Lasciaci in pace, abbiamo le nostre preoccupazioni, siamo disperati», non avrebbero avuto questa gioia, questo incontro che dà nuova forza.

Pregare allora significa andare con Gesù, lasciarLo fare, lasciarsi spiegare anche la sofferenza, le difficoltà, sedersi con Lui a spezzare il pane.

Se facciamo solo un ciao, un piccolo segno di Croce, non possiamo avere questa gioia di cui parla la Madonna.

Qui volevo darvi soltanto uno stimolo per pregare, per digiunare.

Vedrete che cosa vi succederà se avrete ascoltato e seguito la chiamata della Madonna!                                                               (Padre Slavko Barbaric) 

 

 

«Cari figli, aprite la porta del vostro cuore e capirete che la preghiera è la gioia senza la quale non potete vivere»

 

(messaggio del 25 luglio 2000, commento di Padre Slavko Barbaric')

 

Ci viene spontaneo chiederci: come possiamo aprire il cuore a Dio e che cosa ce lo fa chiudere.

È bene che ci rendiamo conto che tutto ciò che ci succede, il bene come il male, è in grado di chiuderci o di aprirci a Dio.

Quando le cose vanno bene, si rischia davvero di allontanarsi da Dio e dagli altri, cioè di chiudere il nostro cuore a Dio e agli altri.

La stessa cosa può accadere quando si soffre, perché allora ci si chiude e si incolpano Dio o gli altri delle nostre sofferenze.

Tutto questo può farci correre il pericolo di perdere il senso della vita. Ma in genere, quando le cose vanno bene, si dimentica facilmente Dio e quando vanno male si ricomincia a cercarLo.

Quante persone hanno cominciato a pregare solo quando un dolore ha bussato alla porta del loro cuore? E allora dovremmo chiederci come mai aspettiamo che un dolore sfondi la porta del nostro cuore per deciderci ad aprirla a Dio?

Ma è proprio questo il momento di dirci e di credere che alla fine ogni cosa volge al bene. 

Quando soffriamo, quando le cose vanno male, allora, non dovremmo dire che è la volontà di Dio, ma piuttosto che è volontà di Dio che noi, attraverso la nostra sofferenza, possiamo crescere nel suo amore, nella sua pace e nella sua fede.

È bene che anche noi, nel silenzio del nostro cuore, ripensiamo al nostro comportamento e cerchiamo cosa ha chiuso le porte del nostro cuore a Dio, o che cosa invece ci ha aiutati ad aprirle.

La gioia di cui parla Maria è una gioia evangelica, la gioia di cui parla anche Gesù nei Vangeli.

È una gioia che non esclude il dolore, i problemi, le difficoltà, le persecuzioni, perché è una gioia che li trascende tutti e porta alla rivelazione della Vita Eterna assieme a Dio, nell'amore e nella gioia eterna.

Qualcuno disse una volta: "La preghiera non cambia il mondo, ma cambia la persona, che poi a sua volta cambia il mondo".

Cari amici, vi invito ora in nome di Maria, qui a Medjugorje, a decidervi per la preghiera, a decidervi ad avvicinarvi a Dio e a cercare in Lui lo scopo della vostra vita.

Il nostro incontro con Dio cambierà la nostra vita e allora saremo in grado, gradualmente, di migliorare anche il rapporto nella nostra famiglia, nella Chiesa e in tutto il mondo.

Con questo appello vi invito ancora a pregare...

 

 

N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

 

 

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